Jim Morrison per me era come Baudelaire, un poeta scapigliato e maledetto, non tanto un cantante. Per un po’ lo ascoltavo perchè una di quindici anni ai miei tempi doveva ascoltare i Doors, poi ho iniziato anche a leggere e amare i testi. Ricordo che questa cosa dei 27 anni, che legava lui a Kurt Cobain e Jimi Hendrix e Janis Joplin mi ha sempre colpito molto, era una sorta di maledizione che però ha aiutato a trasformarli in leggenda (va bè non che per loro cambiasse qualcosa in realtà). Quelli del Club27 li ho sempre ascoltati, alcuni di loro li ho amati solo da grande però…o del resto io sono una della bassa bresciana, cresciuta a pane e Nomadi…non poteva essere immediato! Bella la sorpresa di trovarci anche Jeff Buckley, che non era del Club ma che è stato così immenso da meritare un’ospitata (ovvio anche lui è entrato nella mia top ten molto dopo, ma chi lo lascia più!).
Liuz
L’idea mi è piaciuto molto, anche quella di sensibilizzare il pubblico rispetto all’opera di un artista e che l’opera vada pagata, mi piace anche perché crea una sorta di interazione con il pubblico, che oggi si è rivelata più che positiva. Non mi sono piaciuti molto alcuni tempi teatrali e avrei forse scavato diversamente le storie raccontate, guardandole da più prospettive, però è una mia idea personale. (Viviana)
Mi aspettavo Amy Winehouese però mi è comunque piaciuto. (Gigi)
Portare il teatro sotto un portico è stato davvero fantastico. L’idea di parlare di temi vicini e attuali è molto bella. (Anita)
Il teatro deve parlare di attualità, lo può e lo deve fare. (Fabrizio)