Nel maggio 2005, nelle campagne di Castegnato (Brescia), un pensionato della zona che è solito passeggiare di buon mattino, rinviene il cadavere decapitato, mutilato e carbonizzato di una prostituta. Lo spettacolo prende le mosse da questo feroce fatto di cronaca provando a dare un nome a chi è solo un numero, provando a dare voce a chi voce non ha più, tentando di restituire almeno un poco della dignità estorta, nella convinzione che questa sia una storia da raccontare. In fondo è solo per il gioco del caso e del destino che l’attrice in scena, non sia lei stessa vittima della tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione, e si possa invece permettere di giocare con il proprio nome e con la propria morte, scegliendo per se il proprio epitaffio.
Spettacolo consigliato ad un pubblico adulto
in collaborazione con trattoria Da Ceco