“L’illusione può diventare tale, da far scordare a chi la crea, quale sia il vero confine, tra la finzione e la realtà, tanto da non poter più dire, dove inizi la follia, e finisca la sanità.”
Immagina 20 tra ragazze e ragazzi dai 14 ai 20 anni, pensa ad un percorso teatrale formativo ed intenso; ad un anno di lavoro guidato, ma strutturato affinché divenga autonomo. Considera ora il tema dato, il “confine”, e declinalo come l’hanno declinato loro: il confine fra salute e malattia mentale. Ecco che nasce “La stanza numero 2”.
La stanza è vuota, ma riempie le fantasie dei personaggi che abitano le altre stanze. Un giallo che si dipana attraverso gli incontri con la nuova infermiera…